Il tumore ai polmoni (detto anche adenocarcinoma polmonare) è la neoplasia molto frequente e di natura multifattoriale che causa più decessi. In molti casi, l'origine è di natura professionale, per esposizione ad amianto, radiazioni ionizzanti, radon, benzene, e ad altri cancerogeni, in ambiente lavorativi. L'Avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, è specialista nella tutela delle vittime tumore ai polmoni malattia professionale.
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni ha ottenuto importanti risultati nella tutela delle vittime del tumore al polmone. Le vittime hanno diritto all'indennizzo INAIL, alla pensione amianto, e al risarcimento dei danni. Inoltre, lo studio legale raccomanda la prevenzione primaria, e quella secondaria. In particolare con la sorveglianza sanitaria per ottenere la diagnosi precoce e quindi terapia più efficace.
I tumori del polmone sono divisi in non a piccole cellule (NSCLC) e tumore a piccole cellule (SCLC).
Il tumore polmonare a piccole cellule (o microcitoma o tumore a chicco d'avena o tumore neuroendocrino polmonare) è caratterizzato da una elevata malignità. Queste neoplasie polmonari hanno origine dalle cellule neuroendocrine dell'epitelio di rivestimento bronchiale. Il microcitoma polmonare a piccole cellule (o microcitoma polmonare metastatico) colpisce quasi esclusivamente le zone centrali del polmone. Inoltre si espande nei bronchi (tumore centrale).
Il cancro del polmone non a piccole cellule definito tumore polmonare a grandi cellule, è la neoplasia polmonare più frequente (70% dei casi). Questa neoplasia si differenzia dal tumore del polmone a piccole cellule per l’aspetto delle sue cellule al microscopio.
Il NSCLC origina dai tessuti epiteliali intorno ai bronchi e il parenchima polmonare. Il tumore non a piccole cellule si distingue in carcinoma polmonare squamoso, adenoma carcinoma polmonare, adenocarcinoma polmone e carcinoma polmonare a grandi cellule (carcinoma indifferenziato) del polmone. Tutte queste neoplasie prevedono un trattamento diverso.
Ogni anno circa 70.000 persone perdono la vita per tumore ai polmoni. Spesso l'adenocarcinoma ai polmoni è causato esclusivamente dalle esposizioni a polveri e fibre di amianto. L'Amianto polmoni potenzia, infatti, anche gli effetti degli altri cancerogeni.
Il carcinoma polmonare squamoso può essere prevenuto evitando tutte le esposizioni a polveri e fibre di amianto e agli agenti patogeni e cancerogeni, che sono tra le cause tumore ai polmoni. Sia in negli ambienti di lavoro che in quelli di vita.
La prevenzione tecnica e la protezione individuale sono fondamentali nella prevenzione primaria per l'adenocarcinoma ai polmoni. Poi é importante l'informazione, come per esempio sul rischio moltiplicativo delle abitudini tabagiche. Così chi é stato esposto ad amianto deve evitare di fumare, per scongiurare il più elevato rischio di amianto tumore polmonare.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno il tumore ai polmoni provochi, con il mesotelioma e il l'asbestosi, circa 107.000 decessi nel mondo.
Sono 17,5 milioni i nuovi casi di tumore, tra cui quello ai polmoni, e 8,7 milioni i decessi. Questi sono i dati riportati dalle statistiche a livello mondiale. In particolare, il tumore ai polmoni é una neoplasia multifattoriale. Tra le cause del cancro al polmone:
Quindi, oltre alle fibre di asbesto, questi cancri che colpiscono i polmoni, sono provocati anche da altri cancerogeni. Questi ultimi agiscono tutti con un complesso meccanismo, additivo e sinergico. A differenza di tumore ai polmoni cause, i fattori genetici non sarebbero sufficienti a provocare questi tumori, ed un ruolo decisivo é svolto da fattori ambientali (inquinamento ambientale) ed occupazionali. Tra questi, l’amianto svolge il ruolo più importante, e potenzia gli effetti degli altri cancerogeni.
Si ricorda la pubblicazione di Heller D.S., Gordon R.E., Demonstration of asbestos fibers in a ten-year-old sputum sample (Dimostrazione di fibre d’asbesto in un campione di sputo vecchio di 10 anni), Am J Ind Med. 20, 415-419, 1991). In più quella di Berry G., Gibbs G.W. Berry G, Gibbs GW An overview of the risk of lung cancer in relation to exposure to asbestos and of taconite miners. In Regul Toxicol Pharmacol 2008; 52(1 Suppl): S218-22). Questi scienziati confermano la sinergia tra cancerogeni.
Le neoplasie polmonari, in particolare il microcitoma, hanno proprio nella sinergia e potenziamento degli effetti cancerogeni di asbesto e fumo di sigaretta, la spiegazione del decorso causale.
Cosi: Albin M, Magnani C, Krstev S, et al. (Albin M., Magnani C., Krstev S., et al. Asbestos and cancer: An interview of current trends in Europe. Environ Health Perspect. 1999; 107 Suppl 2:289-98).
A tal proposito il Report del Global Burden of Disease Cancer Collaboration dimostra la più alta incidenza del tumore del polmone in seguito a diverse condizioni di rischio. Infatti, secondo la ricerca pubblicata su Jama Oncology, nonostante siano diminuite le abitudini tabagiche, è aumentato il numero di casi del tumore del polmone del 33%, nel periodo dal 2005 al 2015. Ciò ribadisce come la più alta incidenza del tumore del polmone è la conseguenza dell'esposizione agli altri cancerogeni, tra i primi l'asbesto.
Fin dagli anni '30, il tumore ai polmoni fu associato all'esposizione ad amianto. Tant'è vero che nella Germania nazista è stato riconosciuto e indennizzato a partire dal 1942. Richard Doll nel suo studio Mortality from lung cancer in asbestos workers (Br. J. Ind. Med., 12: 81-86,1955) lo ha dimostrato in via definitiva. In sostanza dal 1955 é certo il nesso causale tra esposizione ad amianto e tumore dei polmoni, ed il ruolo moltiplicativo del fumo di sigaretta.
Gli studi successivi hanno confermato che tutte le esposizioni a tutti questi cancerogeni, oltre che ad aumentare il rischio, ne anticipano l'insorgenza. In più, ne accelerano il decorso clinico, diminuendo le chance di tumore polmone guarigione ed i tempi di sopravvivenza.
Quindi risulta confermato l'effetto moltiplicativo tra esposizione ad amianto e fumo di sigarette. In più il tumore del polmone può insorgere anche in assenza di asbestosi, anche alla luce della rilevanza degli altri fattori.
L'Avv. Ezio Bonanni ha ottenuto significativi risultati per le vittime di questa neoplasia ed in generale di coloro che hanno subito danni da amianto ed altri cancerogeni. Per il tumore al polmone, é fondamentale verificare le condizioni di lavoro, e la eventuale esposizione ai cancerogeni. Non solo amianto, ma anche radiazioni, radon, benzene.
In sostanza tutte quelle condizioni di rischio, che possono essere alla base dell'insorgenza, o abbreviazione del tempo di latenza del cancro polmonare.
Infatti, anche la semplice abbreviazione del tempo di latenza conferma il nesso causale. Quindi anche chi ha contratto tumore il tumore al polmone per esposizione professionale a polvere e fibre di amianto, ed é stato fumatore, ha diritto alle tutele. Prima di tutto gli indennizzi Inail, poi i benefici contributivi amianto, e il risarcimento danni.
L'Avv. Ezio Bonanni ti guida nella tutela dei tuoi diritti
Coloro che hanno contratto il cancro del polmone malattia professionale debbono avviare il percorso INAIL. Prima di tutto debbono rivolgersi ad un medico legale. Nel caso questi, dopo l'anamnesi, riscontri che vi è stata esposizione professionale ad uno dei cancerogeni, può essere emesso il certificato di malattia professionale. Questo certificato deve essere inoltrato all'INAIL, che avvia il percorso. In seguito al primo provvedimento, si può decidere se presentare o meno il ricorso amministrativo.
Nel primo caso, si fissa la visita collegiale. La vittima può farsi assistere da un suo medico legale di fiducia. All'esito si può proporre il ricorso giudiziario. Con riferimento all'amianto nei polmoni, poiché è inserito nella LISTA I dell'INAIL, vi è la presunzione legale di origine. In questo modo, si presume l'origine professionale. Con il riconoscimento, sussiste il diritto alla rendita mensile, in proporzione all'entità del danno biologico (non inferiore al 16%). Nel caso in cui, il danno biologico tumore ai polmoni è inferiore al 16%, sussiste il diritto all'indennizzo del danno biologico, con una tantum.
In caso di decesso, è costituita la rendita di reversibilità, in favore del coniuge, sempre previa domanda amministrativa, entro 3 anni in caso di domanda autonoma. In caso di rendita già costituita il termina si può ridurre a 90 giorni dalla ricezione della lettera dell'INAIL.
In più, in caso di tumore al polmone malattia professionale, sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo vittime amianto.
Nel caso in cui la malattia professionale sia asbesto correlata, perchè il tumore al polmone è causato anche dall'esposizione ad amianto, sussiste il diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto. Questi contributi amianto consistono in una maggiorazione contributiva pari al 50% del periodo di esposizione professionale, valida per tutti i lavoratori a cui hanno riscontrato amianto nei polmoni. In questo modo, si accede al prepensionamento. In oltre, per chi è già in pensione, sussiste il diritto alla rivalutazione dei contributi, sempre con il coefficiente 1,5. In questo modo, la pensione si rivaluta.
Nel caso in cui, pur con l'accredito dei contributi, non vi è la maturazione del diritto a pensione, la vittima di tumore polmone asbesto, può chiedere la pensione amianto tumore ai polmoni. La domanda può essere formulata entro il 31.03.2021. Ciò anche in caso di altre malattie asbesto correlate di origine professionale:
In caso di riconoscimento INAIL tumore dei polmoni malattia professionale, è dovuto anche il risarcimento del danno. Infatti l'INAIL indennizza soltanto il danno biologico e quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro, ed è invece dovuto l'integrale ristoro dei danni.
Il criterio, che deve essere attuato, è quello dell'integrale ristoro, con riferimento anche al danno morale e quello esistenziale, facendo valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Poichè, come già evidenziato, fin dalla metà degli anni '50 vi fu certezza scientifica della riconducibilità causale di questa neoplasia ad esposizione ad asbesto, con dose dipendenza, le esposizioni hanno una rilevanza. Perciò, in caso di riconoscimento INAIL, tali atti possono essere fatti valere per chiedere il risarcimento del danno.
È possibile prevenire e curare il tumore ai polmoni da amianto. Consulta il Dipartimento assistenza e cura del tumore ai polmoni sul sito dell'Osservatorio Nazionale Amianto per ottenere l'assistenza sanitaria.
Come tutte le forme tumorali, anche quella polmonare esiste una suddivisione per stadi in base alla gravità, dai quali dipende l'approccio terapeutico.
Nella migliore delle ipotesi, quando il cancro è al primo o al secondo stadio, l'approccio consiste in un mix di chirurgia, chemioterapia tumore polmone e radioterapia per aumentare le possibilità di tumore al polmone guarigione.
Come guarire dal tumore al polmone? Esistono diverse tecniche chirurgiche per intervenire sull'adenoma polmonare:
La maggior parte dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico temono di non riuscire a respirare bene successivamente all'asportazione di un polmone, ma questo è più che altro un aspetto psicologico che si risolve col passare del tempo.
Qualunque tipo di intervento è preceduto da tutta una serie di test, tra cui elettrocardiogramma (per monitorare la funzionalità cardiaca) e spirometria (per verificare la quantità di aria emessa ed immessa nei polmoni).
Accertato che il paziente, malgrado il tumore maligno ai polmoni, è in buone condizioni fisiche per affrontare l'intervento chirurgico, si procede al trattamento. In caso di tumore al polmone maligno di piccole dimensioni è possibile praticare un intervento poco invasivo in paroscopia.
Dopo l'operazione chirurgica, un buon esercizio fisico aiuterà per la riabilitazione dal tumore maligno al polmone.
Dal tumore maligno al polmone si può guarire? La chirurgia radicale rappresenta il trattamento di scelta in grado di ottenere una guarigione tumore polmone completa o di migliorare significativamente la prognosi mentre una resezione non radicale causa una sopravvivenza sovrapponibile a quella dei casi non operati. Alla terapia chirurgica susseguono e/o si affiancano diversi trattamenti di terapia adiuvante post-chirurgica.
Chemioterapia: trattamento finalizzato alla terapia del cancro, ivi compreso quello del polmone. Il trattamento chemioterapico standard si basa su due farmaci, composti da sali di platino (cisplatino o carboplatino), a cui si associa un secondo farmaco, scelto tra gemcitabina, pemetrexed, docetaxel, paclitaxel o vinorelbina.
Sono terapie che si somministrano in vena. Un ciclo si ripete ogni 3 settimane. Nel caso di trattamento con gemcitabina o vinorelbina, dopo 7 giorni dall’avvio del ciclo, il paziente riceve il richiamo con la sola gemcitabina o vinorelbina.
Sottoporsi a tali trattamenti può aumentare per tumore ai polmoni aspettative di vita.
La somministrazione dei farmaci chemioterapici può avere diverse finalità:
Per tumore polmoni guarigione sono effettuati più cicli di chemioterapia. Il numero di cicli dipende dallo stadio della malattia. I farmaci sono iniettati in vena oppure in un tubo collegato ad una vena del torace. Gli effetti collaterali chemioterapia sono sensibilità della pelle; sanguinamento insolito; affanno e affaticamento; nausea; ulcere nella bocca; perdita di capelli che ricresceranno una volta cessata tumore ai polmoni cura; temperatura alta; malessere generale.
Radioterapia: Sono utilizzate due tecniche: la radioterapia a fasci esterni (quando l'energia è emessa al di fuori del corpo) e la radioterapia interna (quando viene inserito un tubo che interviene internamente al polmone). Gli effetti collaterali radioterapia comprendono affaticamento, difficoltà nel deglutire; arrossamento della parte; perdita di capelli.
Oltre alla terapia chirurgica, alla chemioterapia e alla radioterapia, il tumore del polmone può essere curato (cura tumore del polmone), con altri trattamenti, in grado di guarire tumore polmone o quantomeno di ridurre i sintomi tumore polmone e/o prolungare le aspettative di vita malati tumore del polmone:
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