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Risarcimento danni per utilizzo di sangue contaminato

Risarcimento danni sangue contaminato: l'Avv. Ezio Bonanni, titolare dell'omonimo studio legale, assiste tutti coloro che hanno subito danni per l'utilizzo di sangue infetto, nelle trasfusioni e negli emoderivati. Infatti, oltre al diritto agli indennizzi sangue infetto. Questa attività di assistenza legale è molto importante, e si materializza in un parere legale, in forma scritta. Per ottenere un parare legale è sufficiente chiederlo all'Avv. Ezio Bonanni.  

Indennizzo danni sangue contaminato

L’Avv. Ezio Bonanni ha maturato una significativa esperienza in ordine alla tutela legale dei cittadini danneggiati per l’utilizzo di sangue infetto nelle trasfusioni. Oltre alle prestazioni previdenziali, che costituiscono l'oggetto principale della tutela, sussiste il diritto al risarcimento. 

 

Le emotrasfusioni, oppure i prodotti con sangue infetto, hanno infatti cagionato decine di migliaia di casi di epitate e HIV. In questo contesto si giustifica l'intervento del Legislatore con l'introduzione delle tutele previdenziali di cui alla L. 210/92.

Tuttavia, in questo contesto, non è possibile non richiamare il diritto al risarcimento di tutti i danni, sia della vittima primaria che dei familiari. 

Infatti lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni tutela anche le vittime sotto il profilo degli indennizzi previdenziali, che sono il primo step della tutale legale. Fermo restando il diritto all'integrale risarcimento del danno, legato al sangue contaminato. 

Se si vuole agire solo per i diritti di natura previdenziale, si può consultare la voce 'Indennizzo sangue infetto'.

Tutela legale risarcimento sangue contaminato

Risarcimento danni sangue contaminato

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Risarcimento danni sangue contaminato

Infatti occorre precisare che vittima è prima di tutto il paziente. Poi i suoi familiari. La tutela previdenziale riguarda prima di tutto il paziente che ha subito l'emotrasfusione, ovvero il danno biologico. Costituisce un mero indennizzo, e dunque non un integrale risarcimento. Vittime sono anche i suoi familiari, e chi aveva con lui un rapporto, prima di tutto si pensi al rapporto di coppia.

Tanto è vero che coloro che hanno contratto HIV ed epatite hanno delle conseguenze nella normale vita di relazione, in particolare nella vita di coppia. Quindi occorre tutelare tutte le vittime, anche quelle che hanno subito un danno riflesso. 

La tutela di tutte le vittime, quindi, è un'attività importante dello studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni, compresa quella di consulenza legale.

Questa tutela di risarcimento dei danni è assicurata anche a coloro che hanno subito danni per la somministrazione di medicinali emoderivati con sangue infetto.

Infatti, queste vittime hanno diritto all'indennizzo in base alla L. 210/92, e tuttavia tale indennizzo non esaurisce i loro diritti. Tanto più per il fatto che, in molte occasioni, a subire i danni sono anche i familiari. Si pensi infatti ad infezioni come l'HIV o l'epatite, che hanno ripercussioni anche nella vita della famiglia.

Infatti, sussiste il diritto al risarcimento dei danni, anche quelli subiti dai familiari, prima di tutto morali ed esistenziali. La famiglia infatti è il nucleo primordiale della società, in quanto tale protetta dall'art. 29 Cost. In questo contesto va sottolineato l'elevato allarme sociale che la somministrazione di sangue infetto ha creato e può creare. 

Risarcimento danni da sangue infetto

Il risarcimento del danno è quindi la tutela più ampia, che può essere accordata alle vittime e ai suoi familiari. Si pensi quindi ad un coniuge, o anche semplicemente ad un compagno, o una compagna, di chi ha subito la trasfusione con sangue infetto. Il partner è quindi contagiato con epatite o HIV. Inconsapevolmente anche il partner, in più occasioni, è stato contagiato. 

Questo è un aspetto centrale su cui ha posto l'attenzione l'Avv. Ezio Bonanni, e su cui svolge la sua attività di assistenza legale. Il percorso giudiziario presuppone prima di tutto la verifica medico legale, attraverso la quale ottenere la diagnosi esatta, e la verifica del nesso causale, che è centrale. 

Infatti, soltanto con la prova del nesso causale, si può ottenere la tutela, prima di tutto previdenziale, e poi risarcitoria. L'azione dello studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni, è quindi quella di accertare il nesso causale.

In questo modo, il paziente e i suoi familiari sono orientati nella tutela dei loro diritti, nei passi che debbono affrontare per giungere ad acquisire tutti gli elementi utili. Prima di tutto la diagnosi, poi il nesso causale, poi l'entità del danno biologico. In fine la prova dell'entità degli altri pregiudizi non patrimoniali, prima di tutto quelli morali ed esistenziali. In più queste lesioni biologiche provocano anche dei danni patrimoniali. Si pensi, infatti, all'impossibilità di svolgere determinate attività di lavoro, per esempio nel campo medico, o semplicemente in altri settori.

Poi c'è tutta la problematica della prescrizione che è decennale, e decorre da quando che si ha cognizione dell'evento e del nesso causale. Infatti in molte occasioni la diagnosi della malattia e l'accertamento del nesso causale sono successive ai 10 anni dalla somministrazione del sangue infetto, ovvero dal farmaco contaminato. 

In questo contesto, attraverso l'assistenza legale dell'Avv. Ezio Bonanni si possono ottenere tutti gli elementi giuridici e fattuali utili per ottenere il risarcimento del danno. Compresa la decorrenza dei termini della prescrizione decennale, e del nesso causale, nei termini specificati da Cass. Sez. Unite 581 del 2008.

Danno biologico morale esistenziale sangue infetto

Il sangue infetto e gli emoderivati provocano prima di tutto danno biologico. Ci riferiamo infatti a malattie, come l'epatite, l'HIV, gravemente invalidanti. Queste malattie hanno un'incindenza anche sulla qualità della vita della vittima e sui suoi rapporti interpersonali. Per questi motivi, si deve applicare il principio dell'integrale risarcimento sulla base, prima di tutto di SS.UU. 576 e 581 del 2008, in rapporto a tutta la giurisprudenza della Suprema Corte.

Infatti, la Corte di Cassazione ha chiarito che la responsabilità della casa di cura, piuttosto che del Ministero, è extracontrattuale. Per tali motivi il termine di prescrizione è quello stabilito dall'art. 2947 c.c. Tuttavia, poichè nel caso di specie i fatti in se integrano varie ipotesi di reato, almeno ai fini civilistici, il termine di prescrizione è quello di cui all'art. 2947 3° co. c.c. Comunque non inferiore ai 10 anni, se si ipotizza l'omicidio colposo.

In ogni caso si possono ipotizzare anche i casi di epidemia e di altre ipotesi di reato. Quindi il termine prescrizionale, non inferiore a quello stabilito per il reato corrispondente (si pensi al caso di lesioni), inizia a decorrere da quando si ha conoscenza dell'evento e del nesso causale. Sul punto si applica l'art. 2935 c.c.

In ogni caso, oltre al danno biologico, deve essere integralmente risarcito il pregiudizio morale ed esistenziale. In primo luogo la sofferenza fisica e interiore (danno morale). In più tutti i pregiudizi nella vita di relazione, prima di tutto quella di coppia e tutte le pesanti ripercussioni nei rapporti interpersonali, e anche nei progetti di vita. Si pensi alla possibilità di una vita sessuale appagante, piuttosto che la possibilità di avere figli e di costruire o mantenere una famiglia o di mantenere il rapporto con il partner. Siamo di fronte quindi ad un danno esistenziale.

Danni subiti dai familiari e/o da terzi

La famiglia è tutelata dall'art. 29 Cost., come nucleo primordiale della società. A maggior ragione anche i figli, oppure la possibilità di avere i figli, e il rapporto familiare (artt. 30 e 31 Cost.). Quindi lo sciagurato sistema di assistenza di verifica e di filtrazione del sangue, e di selezione dei donatori, ha avuto conseguenze nefaste sul tessuto sociale. 

Non solo decine di migliaia di vittime, gravemente ammalate e molte decedute, ma anche intere famiglie distrutte. Esseri umani che sono stati privati della possibilità di una vita dignitosa. Genitori, figli e coniugi impegnati nell'assistenza in famiglia, spesso privati del reddito, e altre gravi condizioni. 

Per tali motivi, fin dal 2003, l'Avv. Ezio Bonanni ha applicato nella tutela legale delle vittime il principio della tutela della famiglia e dei familiari. Infatti la Corte di Cassazione, III sezione civile, sentenze n. 8828 e 8829 del 2003, ha affermato il diritto dei familiari ad ottenere il risarcimento del danno. In questo l'Avv. Ezio Bonanni è stato uno dei pionieri della tutela legale dei familiari.

Occorre, infatti precisare che, per quanto concerne il nucleo familiare si parla in questo caso di "Danni Esofamiliari", ossia degli illeciti subiti da un membro del nucleo familiare per fattori esterni allo stesso ovvero ad opera di terzi negligenti, imprudenti o imperiti.

Il peggioramento delle condizioni di vita causato dalla somministrazione di sangue o emoderivati infetti, dunque, è idoneo a influenzare tutti i componenti della famiglia. Essi, non solo, vengono esposti al rischio di essere contagiati a loro volta, ma, psicologicamente subiscono  un vero e proprio "danno esistenziale".

 

Criterio di quantificazione dei danni sangue infetto

Il criterio di quantificazione del danno è propriamente quello che si fonda sulle tabelle del Tribunale di Milano, con personalizzazione, e  con principio equitativo. Le linee guida sono quelle del principio dell'integrale risarcimento di tutti i danni, già affermato da SS.UU. 26972/2008 e successive.