L’EcoX è lo stabilimento ubicato in Pomezia che ha preso fuoco in data 5 maggio 2017. L'avv. Ezio Bonanni subito dopo l'incendio ha lanciato l'allarme sul rischio per la salute pubblica. Non solo diossine, gli IPA, il benzene, i PM10 e altri agenti patogeni, cancerogeni tra i quali l'amianto.
In seguito all'azione dell'ONA e dell'avv. Ezio Bonanni, con esposto denuncia e poi la costituzione di parte civile, il Tribunale di Velletri ha condannato penalmente l'amministratore della società Eco X.
Infatti il Tribunale di Velletri ha condannato l'imputato per i reati di incendio colposo e inquinamento ambientale, alla reclusione di 3 anni e 40mila euro di multa. Mentre per gli altri capi dell'imputazione, la condanna è di 3 mesi di arresto e 6.500 euro di multa. C'è stata anche la condanna delle società (Eco X S.r.l ed Eco X Servizi per l’ambiente S.r.l.) alla sanzione pecuniaria per un importo di 77.000 €; ordine di ripristino e confisca del sito.
Anche l'ONA è stata citata nel dispositivo:l’imputato (persona fisica e persone giuridiche) è stato condannato al pagamento di € 5.000,00, più spese legali € 1.950 oltre Iva e cpa. Giorni 90 per la motivazione.
L'avv. Ezio Bonanni già in data 6 maggio 2017 ha chiesto l'intervento delle istituzioni pubbliche in tutela della salute per eternit bruciato rischi. Il successivo 20 maggio 2017, si è tenuta l'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato più di 500 cittadini.
Consulta gli atti in video dell'incontro: eco x pomezia. incontro con i cittadini 20/05/2017
Il 06.05.2017, l’Osservatorio Nazionale Amianto rendeva pubblica la sua opinione rispetto alla pericolosità delle sostanze cancerogene, sprigionate dall'incendio:
“Non c’è una soglia la di sotto del quale il rischio per la salute si annulla. Tra i nostri obiettivi principali vi è quello della prevenzione primaria, che si realizza con la diffusione della cultura del rischio. Rischio esteso a tutti gli agenti patogeni e cancerogeni, oltre che all’amianto, che è un killer silenzioso che non lascia scampo. Proprio per questo siamo stati i primi a costituire un’unità di crisi per fronteggiare questa emergenza. Abbiamo inoltre stilato un decalogo, consultabile su Ona Notiziario, che abbiamo consigliato ai cittadini di Pomezia e dintorni di seguire.
Cosi come citato dalla letturatura scientifica, dalla monografia iarc :“at present, it is not possible to assess whether there is a level of exposure in humans below which an increased risk of cancer would not occur”. Al momento, non è possibile determinare l’eventuale presenza di un livello di esposizione umana, al disotto del quale non sussiste un aumento del rischio di contrarre il cancro.
Come riportato dal prof. Irving Selikoff in "asbestos and disease" del 1978 che, in ordine all’esposizione a basse dosi. Ha precisato: “the trigger dose may be small, in some cases
extraordinarily so”. (Selikoff, asbestos and disease, accademy press 1978, relationships – second criterion, p. 162) per affermare che una dose piccola, "straordinariamente piccola", di fibre di
amianto può costituire la scintilla che poi porta al mesotelioma (trigger dose)."
Il nostro sospetto, circa la presenza amianto,risulta aver trovato conferma. L’Osservatorio Nazionale Amianto, insiste affinché tutte le istituzioni competenti, adottino le giuste misure precauzionali. In particolare il divieto di consumo dei cibi prodotto nelle zone circostanti, le pulizie delle strade e dei locali pubblici con getti d’acqua per combattere le fibre di amianto, e la dotazione di maschere con il filtro di protezione P3 per evitare l’inalazione delle fibre.
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni assiste tutti quei cittadini che intenderanno costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni.
Già da tempo avevamo richiesto una maggiore attenzione delle Istituzioni in chiave preventiva, infatti la pericolosità di questo sito era già stata segnalata mesi prima. Una maggiore attenzione avrebbe comportato conseguenze meno drammatiche.
Per questa ragione, l'ONA chiede che vengano effettuate le verifiche della presenza amianto, in tutti i territori circostanti la città di Pomezia. In questo modo sarà più semplice procedere alla bonifica dei siti, e alla messa in sicurezza della città.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rendendo noti gli ultimi dati rilevati, ha sottolineato nel corso della question time alla Camera (10.05.2017), che:
“Non c’è presenza di fibre di amianto nell’aria, e per la diossina, i dati saranno disponibili da domani perché i tempi di analisi sono maggiori. Sarebbe opportuno precisare quando, dove e come sono stati effettuati i rilievi e il tipo di tecnica utilizzata anche e soprattutto rispetto ai venti prevalenti."
Commenta in risposta l'Avv. Ezio Bonanni :
"Una cosa e certa: poiché le strutture andate a fuoco contenevano amianto, e evidente che le fibre si sono aereodisperse nell’ambiente circostante. Rimaniamo in attesa di ricevere dal Ministro e dagli enti deputati, più specifiche indicazioni, in ordine alla quantità di amianto presente nello stabilimento andato a fuoco, e tutti i dati relativi agli altri agenti cancerogeni, compresa la diossina”.
"Mi sono recato sul luogo del disastro e ho avvertito i sintomi segnalati da molti cittadini, all’unità di crisi ona: bruciore agli occhi, nausea, etc..
I cittadini devono seguire i consigli e le raccomandazioni fornite dai medici e dalle autorità, cercando di non esporsi per quanto possibile. Ritengo urgente, fare subito la bonifica, per evitare che ci sia il rischio di ulteriore dispersione di materiali residui della combustione."
Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA
L'Avv. Ezio Bonanni è stato intervistato per il servizio "Aprilia. Discarica rifiuti tossici" del TG3 RAI.
Durante L'intervista L'Avv. Ezio Bonanni ha affermato:
"La provincia di Latina è sempre più una pattumiera, questo per l’incapacità di tutte le istituzioni di incidere e di coagulare le forze sane e pulite, che hanno reso questi territori produttivi e salubri, strappandoli alla palude malarica.
Purtroppo in provincia sono arrivati i rifiuti tossici e altre situazioni che stanno minando la salute dei cittadini, e quindi rivolgiamo un appello pubblico alla provincia e a tutti i Sindaci perché rispettino le promesse elettorali che hanno permesso loro di essere eletti come Primi Cittadini: innanzitutto la tutela dell’ambiente e della salute”.