Incontro urgente con la dirigenza Ilva Taranto

“Chiediamo che in questa fase non si trascurino le vittime dell’amianto e i loro famigliari”.

Necessaria una sede ONA all'interno dello stabilimento

L'Osservatorio Nazionale Amianto ha chiesto un incontro con la Dirigenza Ilva Taranto per la costituzione di una sede ONA all’interno dello stabilimento. Questa permetterebbe ai volontari dell’Associazione di supportare i lavoratori e i loro familiari riguardo l’epidemia di patologie asbesto correlate e di malattie professionali che si sta abbattendo sui dipendenti ed ex dipendenti ILVA.

 

Dalla Marina Militare agli impianti chimici e meccanici, fino all’Ilva, in ogni luogo di lavoro della zona è stato fatto altamente uso di amianto. Ciò ha portato alla diffusione tra i cittadini di varie patologie asbesto correlate, spesso fatali.

Il Sig. Pasquale Maggi, coordinatore della sede ONA Ilva Taranto e già operativo con altri volontari a supporto delle vittime dell’amianto in Ilva, si fa portavoce della problematica.

“L’ONA Ilva continua a crescere come realtà associativa. Sono molte le persone che ogni giorno mi contattano per entrare a far parte dell’Associazione. A questo punto è però necessaria una sede interna all’azienda per poter assistere e tutelare le vittime e i familiari esposti ad amianto. Anche io da 17 anni lavoro come operaio manutentore elettrico in Ilva. Esattamente un anno fa, l’azienda ha diffuso la notizia della presenza di circa 4000 tonnellate d’amianto al suo interno da bonificare, senza dimenticare l’amianto non ancora censito”.

 

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Commenti: 1
  • #1

    Francy82 (martedì, 09 gennaio 2018 19:37)

    La situazione in Ilva è veramente vergognosa. C'è bisogno di associazioni che tutelino tutte queste persone, vittime inconsapevoli dell'amianto. Speriamo in una risposta positiva da parte dell'azienda...intanto GRAZIE per tutto quello che fate.